Descrizione del progetto

Grazie alla loro facilità di trasporto e versatilità le tensostrutture possono essere utilizzate sia per soluzioni temporanee che permanenti.
Si tratta di una tipologia di costruzione molto interessante in quanto i principi alla base sono tra i più antichi mai sperimentati dall’uomo e allo stesso tempo quanto di più efficiente ed avanzato si possa trovare in ambito ingegneristico.
Nel corso degli anni lo studio Marco Peroni Ingegneria ha elaborato diversi progetti di tensostrutture per concorsi di idee, commissioni e studi interni.

[Nella foto di apertura: modellino del ponte “Dondolo” di Brisighella.]

Categoria:
Studi e ricerche

Stadio di Siena
(2004)

In occasione del concorso di idee indetto dal Comune di Siena per la realizzazione di un nuovo stadio, abbiamo presentato il progetto per un centro polifunzionale in grado di ospitare circa 20.000 spettatori disposti su un’unica gradinata.
La copertura del complesso è costituita da un sistema semplice, modulare e ripetibile: l’elemento di base è una vela composta da un bordo scatolare in acciaio e da una tensostruttura in membrana pvc rivestita di teflon.
La particolare conformazione dei moduli consente di individuare facilmente le zone delle sedute sugli spalti per una migliore gestione dei percorsi di deflusso degli spettatori.

Piloni nuvola per cavi ad alta tensione
(2009)

Con questo progetto abbiamo voluto ripensare il concetto stesso di pilone per l’alta tensione. I cavi sono sostenuti da nuvole artificiali gonfiate ad elio e sospese nel cielo, munite di funi che ne stabilizzano la posizione e le ancorano a terra.
Le nuvole presentano una cavità interna attraverso la quale passano i cavi elettrici, i quali vengono tenuti in posizione da distanziatori per impedire che tocchino le pareti gonfiate circostanti.

Grattacielo appeso
(2010-2012)

In occasione del concorso Evolo indetto nel 2011 abbiamo sviluppato la proposta per un grattacielo basandoci sull’idea di un sistema TMD (Tuned Mass Dumper) abitato.
La struttura della torre è una tensostruttura-ragnatela all’interno della quale trovano posto appartamenti, uffici e una vertical farm: il “bozzolo” è agganciato al telaio esterno che funge a propria volta da sede dei collegamenti verticali.
La rete è chiusa da elementi vetrati di tamponamento ed è schermata all’esterno da una serie di pannellature mobili fotovoltaiche che producono energia per alimentare le serre e consentono di regolare il flusso di luce che illumina gli ambienti coltivati interni.

Ponte “Dondolo” di Brisighella
(2016)

Per l’attraversamento del fiume Lamone presso Via Moreda a Brisighella abbiamo progettato una soluzione in tensostruttura per sostituire la passerella presente, detta “ponte dondolo” dagli abitanti per via della sua precarietà.
Il ponte è costituito da una rete di funi a sella auto-stabilizzata grazie alla sua doppia curvatura anticlastica, con una parte centrale in tavolato di legno per il passaggio pedonale e ciclabile. Dato che le maglie della rete sono strette (circa 10 cm di interspazio), l’intera struttura è potenzialmente accessibile ed utilizzabile come area di sosta e relax.

Ponte per l’attraversamento della Spandau Citadel
(2017)

In occasione del congresso Footbridge 2017 tenutosi a Berlino abbiamo presentato la proposta per un attraversamento in corrispondenza della Spandau Citadel che colleghi i lembi di terra attraversati dai due canali con la cittadella e contestualmente anche la parte pedonale del vicino viadotto.
Il nostro progetto consiste in un ponte composto da una rete di funi di canapa intrecciate tra loro che man mano si appoggiano sui punti da collegare. La rete è ancorata al contorno con un doppio cavo in acciaio sostenuto da piloni variamente inclinati poggiati sulla terraferma: su di essa è individuato un percorso pedonale privilegiato in tavolato di legno, mentre il resto della rete è costituito dalla sola maglia in funi di canapa (spessore previsto di circa 1,5-2 cm con passo 15×15 cm) sulla quale è possibile sostare liberamente.